Grande Fratello anche sul posto di lavoro? Stop alle telecamere occulte!

Il controllo del lavoratore a distanza, attraverso apparati di ripresa installati in modo occulto sul posto di lavoro, è un illecito. Lo stabilisce il Garante della Privacy nella Newsletter n. 373 del 24 marzo 2013, dove vieta il trattamento dei dati personali tramite video-sorveglianza posizionata all’insaputa dei lavoratori.

Nella nota si legge che l’utilizzo di questo tipo di apparati video, viola il diritto alla riservatezza e alla dignità dei lavoratori. Inoltre, anche se l’installazione degli stessi venisse resa nota, gli eventuali dati raccolti non possono in alcun caso essere utilizzati dal datore di lavoro, bensì conservati per consentire un’eventuale attività di accertamento da parte delle autorità competenti.

Il problema è sorto quando, in seguito ad accertamenti effettuati dalla Guardia di Finanza, è emerso che una società editrice di un quotidiano utilizzava per il trattamento dei dati personali, apparati di ripresa installati in modo occulto presso la propria sede.

La maggior parte delle telecamere in oggetto di indagine, erano state nascoste in rilevatori di fumo o in lampade di allarme, all’insaputa dei lavoratori, ai quali non era stata fornita alcuna informativa sulla presenza dell’impianto.

Nel disporre il divieto – doc. web n. 2439178 -, il Garante ha ritenuto che la società abbia operato un illecito trattamento di dati personali, avendo agito in violazione del diritto alla riservatezza e della dignità dei lavoratori, nonché delle norme che ne vietano il controllo a distanza. L’impianto, infatti, oltre a violare le norme del Codice Privacy, era stato attivato senza rispettare quanto previsto dallo Statuto dei lavoratori (accordo con i sindacati o autorizzazione al Ministero del lavoro).

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