Ieri sera, dopo giorni e giorni di discussioni sulla presenza o meno di uno slip, aveva appena smesso di riecheggiare nell’aria il fruscio delle ali della “farfallina” di Belen Rodriguez, sul palco dell’Ariston del Festival di Sanremo; che stamattina accendo la radio per ascoltare il mio programma preferito mentre vado in ufficio in auto, che mi ritrovo davanti un altro discorso che riguarda una barista sexy che pur di far incrementare gli affari del suo locale non disdegna di stare seminuda, né tanto meno di vendere un suo calendario agli avventori più “fedeli”.
Insomma, la cronaca di questi giorni ci sta regalando molti spunti di riflessione, innanzitutto come donne e poi come donne italiane, sottoposte per anni alla “Papicrazia” e libere ancora da troppo poco tempo per rinnegare delle icone in nome di altre, meno avvenenti forse, ma più “costruttive” ed educative soprattutto per le nostre bambine. Già, perché forse l’aumento di malattie come la bulimia e l’anoressia, dovrebbero invitarci a riflettere… Forse dovremmo guardare ad altri modelli e mostrare questi ultimi alle ragazzine, far capire loro che la bellezza non è essere perfettamente identiche ad un modello sfornato dalla società, ma semplicemente realizzare se stesse seguendo la via che la mente ci indica. Per questo forse, l’immagine più forte e al contempo quasi violenta di donna vista al Festival di Sanremo è quella Simona Atzori, la ballerina senza braccia per capirci. Almeno per me è stata una cosa dirompente; chi di noi in quelle condizioni si sarebbe semplicemente fatta vedere sul pianerottolo di casa sua? Forse, care amiche dovremmo mettere da parte alcuni stereotipi ed essere sempre orgogliose di quello che siamo per poter così dare il meglio di noi stesse in ogni condizione. Allora sì, che forse potremo essere la razza dominante, ma visto che siamo troppo buone, di certo non lo faremo capire ai nostri “fedeli” uomini… Bau!
PS Voglio essere volutamente provocatoria… Quasi maschilista!