Mentre Antonella Elia strepita e piange per il complotto ordito ai suoi danni e Nicola Savino gongola per tutti gli eventi che stanno sconvolgendo l’Isola dei Famosi 9 affidata alla sua conduzione, l’audience non cala di un decimo di punto. Lo share del reality di Raidue resta altissimo e batte quello del Grande Fratello, di cui stasera si terrà la “semifinale” che definirà i cinque finalisti che si contenderanno il montepremi. Eppure, se ci guardiamo intorno, c’è ancora un motivo per guardare un reality? Non basta gustarsi un bel TG in cui ormai spopola l’essenza più vera del trash dove per i ben noti 15 minuti di celebrità gli italiani, e le italiane soprattutto, sembrano pronti a fare qualsiasi cosa?
Dopodiché un’altra barista, (anche un po’ avanti con l’età) ha recriminato dicendo che lei ha inventato il “format” zizze al vento uguale più avventori. Si tratta di Micole Giacomello di Fontanafredda, Veneto anche lei sempre presente nel bar con vestitini ristretti all’osso. Passiamo poi alla notizia di qualche giorno fa delle ballerine succinte in un locale frequentato spesso da minorenni di cui le mamme hanno chiesto “la chiusura”.
Insomma, sembra proprio che la realtà superi la finzione e che la febbre del successo che ha colpito le starlette e le ragazze “semi-normali” che affollano Isola dei Famosi e Grande Fratello, sia ormai diventata dote comune a molte donne, che se non arrivano al successo in un modo “consono” sono pronte a mostrare tutto pur di avere i loro 15 minuti di celebrità. Che dire… dopo aver letto tutto ciò, pensate ancora che ci sia bisogno dei reality? Io farei volentieri a meno di tutto questo, come donna prima e come persona pensante poi… Ma si sa, se investi 5.000 in tette devi far fruttare l’investimento prima o poi!