Visto il periodo di crisi, con le buste paga sempre più striminzite da un lato e l’impennata delle uscite mensili dall’altro, torniamo a trattare un argomento che può strapparci un sorriso senza toccare troppo il portafogli: parliamo di design eco-sostenibile.
A Josh Jakus l’idea vincente è venuta! Una mattina si è svegliato, ha visto la confezione delle uova sul tavolo ed ha iniziato a creare: borse, valigie, arredo casa, luminarie. Ogni oggetto è accessibile a tutti e molto provocatorio, creati con materiali riciclati o in eccesso, come ad esempio la borsa UM Shoulder (in foto), interamente apribile, creata con lana di feltro da un eccesso di fabbrica: è perfetta per il tempo libero!
Su questa linea eco-sostenibile, troviamo altre creazioni, tutte progettate affinché la produzione risulti efficiente dal punto di vista energetico e del tempo d’utilizzo delle macchine ma allo tesso modo ottenga il massimo del rendimento da materiali di scarto.
Ogni opera è diversa dalle altre: L’utilizzo di colori forti, di ritagli geometrici, di immagini familiari che evocano momenti sereni, fanno sì che, superato il primo impatto che lascia stupefatti e piacevolmente meravigliati, ci si fermi a lungo tempo ad osservare ogni piccolo particolare.
L’ecodesign è anche questo: rivalutazione dell’artigianato nostrano, fonte di ispirazione ma che potrebbe essere alla stregua fonte di reddito per molti giovani. In un periodo dove tutto manca, soprattutto il lavoro, perchè non pensare di ritornare ai vecchi mestieri?