Ri-made in Italy fai-da-te: Ecologia creativa fatta in casa

Visto il periodo di crisi, con le buste paga sempre più striminzite da un lato e l’impennata delle uscite mensili dall’altro, torniamo a trattare un argomento che può strapparci un sorriso senza toccare troppo il portafogli: parliamo di design eco-sostenibile.

Come anticipato, l’ecodesign, il vintage, la mania del riciclo creativo, impazzano per la rete perché oltre a dare una mano a Madre Natura evitando gli sprechi di ogni sorta, ciò che ne esce fuori ci rappresenta in pieno, esprime ciò che ognuno di noi ha dentro (un po’ come da bambini, quando ci sbizzarrivamo nella creazione di mille forme con le paste modellabili), mettiamo completamente a nudo la nostra creatività… oltre ad essere tremendamente alla moda.

E allora via, liberiamo la fantasia e creiamo con i materiali più disparati e con le cose che abbiamo a casa ma non utilizziamo più da tempo, quindi stanno lì a prender polvere o ad occupar spazio (in linea con le pulizie di primavera): vecchi giornali, pezzi di stoffa, carte di caramelle, vecchi tappeti, collant in disuso, barattoli di yogurt, piantine e mappe stradali ormai superate… vi sta già venendo qualche idea, giusto?

Josh Jakus l’idea vincente è venuta! Una mattina si è svegliato, ha visto la confezione delle uova sul tavolo ed ha iniziato a creare: borse, valigie, arredo casa, luminarie. Ogni oggetto è accessibile a tutti e molto provocatorio, creati con materiali riciclati o in eccesso, come ad esempio la borsa UM Shoulder (in foto), interamente apribile, creata con lana di feltro da un eccesso di fabbrica: è perfetta per il tempo libero!

Su questa linea eco-sostenibile, troviamo altre creazioni, tutte progettate affinché la produzione risulti efficiente dal punto di vista energetico e del tempo d’utilizzo delle macchine ma allo tesso modo ottenga il massimo del rendimento da materiali di scarto.

Un’altra guru dell’hand made è Helen Musselwhite, le bastano un paio di forbici e della carta da riciclo per tirar fuori, in collage meravigliosi, scene incantate. Non sono collage, ma vere e proprie finestre che affacciano in mondi lontani, fantastici, fiabeschi.

Ogni opera è diversa dalle altre: L’utilizzo di colori forti, di ritagli geometrici, di immagini familiari che evocano momenti sereni, fanno sì che, superato il primo impatto che lascia stupefatti e piacevolmente meravigliati, ci si fermi a lungo tempo ad osservare ogni piccolo particolare.

L’ecodesign è anche questo: rivalutazione dell’artigianato nostrano, fonte di ispirazione ma che potrebbe essere alla stregua fonte di reddito per molti giovani. In un periodo dove tutto manca, soprattutto il lavoro, perchè non pensare di ritornare ai vecchi mestieri?

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