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Mark Rothko il pittore più prezioso mai venduto all’asta

Mark Rothko scalza il primo posto di Francis Bacon e fa scivolare al terzo posto Andy Warhol. Di cosa si tratta se i soggetti in questione non sono atleti e sono tutti morti? Ma di arte naturalmente, o meglio della classifica delle opere che sono state battute all’asta con il prezzo più alto.

Ovviamente si tratta di arte contemporanea e i tra occupanti del podio sono più o meno conosciuti, fatta eccezione per il re della pop art Warhol, divenuto lui stesso un simbolo popolare. La pietra dello scandalo, ovvero il dipinto che ha creato questo rimescolamento di classifica è Orange, Red, Yellow del 1961, di Rothko appunto, che è stato battuto ieri a New York per 86.882.500 dollari, partendo da “soli” 35-45 milioni di dollari. Il quadro, 2 metri per 2, è il simbolo del pittore lettone naturalizzato statunitense, uno dei più rappresentativi  di quella color field di cui Rothko stesso è stato il precursore.

Prima di lui il record del quadro più costoso battuto ad un’asta era dell’espressionista Bacon e del suo Trittico, venduto sempre a New York per 86,2 milioni di dollari nel 2008 e che a sua volta aveva superato Green car crash – Green burning car I di Andy Warhol. Mark Rothko resta uno dei pittori contemporanei più enigmatici e affascinanti dell’espressionismo astratto, soprattutto grazie alla sua serie di monocromi, grandissime tele dipinte di un solo colore molto acceso che più che alla rappresentatività dell’opera puntavano (e puntano tutt’ora) alla comunicatività e all’interazione emozionale tra quadro e osservatore.

Recentemente esposto a Roma al Palazzo delle Esposizioni, Mark Rothko detiene per ora questo record di ‘preziosità’ all’asta, vedremo fino a quando resterà imbattuto.

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