Si era parlato di ritiro, di necessità di vivere la vita con la donna che ama e di possibilità economica per farlo senza più necessariamente lavorare, e quindi senza più fare musica. Una notizia che ci aveva fatto anche storcere un po’ il naso perché trattava il fare musica come un “lavoro” privo di ispirazione.
E invece James Blunt ha smentito tutti, anche se stesso, e ora torna alle origini. Martedì 22 ottobre uscirà il suo nuovo album che lo riporta alle origini della sua musica, si chiama “Moon Landing” e già dietro al titolo cogliamo le atmosfere desertiche, malinconiche e affascinanti dei suoi primi lavori.
Il lavoro di Blunt, per sua stessa ammissione, è molto molto personale, c’è “un forte ritorno alle origini. Parla di me e di Tom, il produttore, che ripercorriamo la nostra carriera, dall’inizio ad oggi”. Il Tom in questione è Rothrock, lo stesso collaboratore con cui Blunt aveva prodotto il suo primo album, “Back to Bedlam” e che, insieme a Martin Terefe, produce anche questo lavoro del cantautore inglese.
Ryan Tedder, cantante degli One Republic, ha scritto insieme
Intanto, per chi fosse interessato, James Blunt sta organizzando il suo tour promozionale e arriverà anche da noi, il prossimo anno, il 18 marzo, al Mediolanum Forum di Assago.