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James Blunt torna alle origini con il nuovo album Moon Landing

Si era parlato di ritiro, di necessità di vivere la vita con la donna che ama e di possibilità economica per farlo senza più necessariamente lavorare, e quindi senza più fare musica. Una notizia che ci aveva fatto anche storcere un po’ il naso perché trattava il fare musica come un “lavoro” privo di ispirazione.

E invece James Blunt ha smentito tutti, anche se stesso, e ora torna alle origini. Martedì 22 ottobre uscirà il suo nuovo album che lo riporta alle origini della sua musica, si chiama “Moon Landing” e già dietro al titolo cogliamo le atmosfere desertiche, malinconiche e affascinanti dei suoi primi lavori.

Il lavoro di Blunt, per sua stessa ammissione, è molto molto personale, c’è “un forte ritorno alle origini. Parla di me e di Tom, il produttore, che ripercorriamo la nostra carriera, dall’inizio ad oggi”. Il Tom in questione è Rothrock, lo stesso collaboratore con cui Blunt aveva prodotto il suo primo album, “Back to Bedlam” e che, insieme a Martin Terefe, produce anche questo lavoro del cantautore inglese.

Ryan Tedder, cantante degli One Republic, ha scritto insieme a Blunt “Bonfire Heath”, una ballata decisamente nelle corde di James, che è il primo singolo estratto dall’album ed è in rotazione radiofonica da martedì 15 ottobre, stessa data a partire dalla quale è possibile ascoltare l’album in streaming su iTunes.

Intanto, per chi fosse interessato, James Blunt sta organizzando il suo tour promozionale e arriverà anche da noi, il prossimo anno, il 18 marzo, al Mediolanum Forum di Assago.

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