Francesco De Gregori mette in croce politica e sinistra: non voto più!

Francesco De Gregori sopra tutti: sopra Berlusconi, sopra il caso Mediaset e la politica intera. Francesco De Gregori scende in piazza dalle pagine del Corriere della Sera e lo fa con una lunga intervista su quello che è lo stato attuale della politica italiana e di quella che definisce o meglio definiva, la sua sinistra.

Le parole di Francesco De Gregori sono forti, senza sconti per nessuno e probabilmente sanno anche un po’ di amaro nella bocca dello stesso cantautore italiano. E si, perchè non deve essere facile fare un po’ il punto della situazione e fare una sorta di outing verso quel mondo della politica che proprio non piace più. E noi apprezziamo il coraggio e la sincerità che De Gregori mette nelle sue parole, perchè come abbiamo detto rilasciare un’intervista del genere significa scendere in piazza: dalle piazze dei giornali di ogni città alle piazze del Web, fatte di testate online, blog e social network.

Ok, direte voi, ma cosa dirà mai Francesco De Gregori in questa intervista? Il cantautore riprende uno per uno gli attori della politica italiana e ne tesse le sue delusioni per ciascuna delle figure che compongono il quadro politico del Paese. Sinistra, destra, Grillo, Berlusconi e giornalisti al seguito: tutti sono nel suo mirino e tutto alla fine collassa in una unica e semplice frase:

Oggi non so cosa farei. Probabilmente non voterei. francesco de gregori intervista deluso politica sinsitraCon questo sistema, tanto vale scegliere i parlamentari sull’elenco del telefono“.

Tuttavia De Gregori spiega che continua continua a pensarsi di sinistra: “sono nato lì” – dice, anche se poi, dopo una lunga digressione domanda al giornalista e si chiede: “ma secondo lei cos’è oggi la sinistra italiana?“.

La risposta la dà poco dopo lo stesso De Gregori:

È un arco cangiante che va dall’idolatria per le piste ciclabili a un sindacalismo vecchio stampo, novecentesco, a tratti incompatibile con la modernità. Che agita in continuazione i feticci del “politicamente corretto”, una moda americana di trent’anni fa, e della “Costituzione più bella del mondo”. Che si commuove per lo slow food e poi magari, “en passant”, strizza l’occhio ai No Tav per provare a fare scouting con i grillini. Tutto questo non è facile da capire, almeno per me“.

Parole che stanno scatenando una discussione senza fine su Twitter e che vede molti a favore e altrettanti contro le parole di De Gregori. Inutile riportarvi tutta l’intervista, per chi volesse approfondire e leggere l’intero speciale del Corriere, vi basta cliccare qui: intervista a De Gregori.