A marzo gli indici Istat hanno rilevato una crescita dello 0,2% della disoccupazione giovanile rispetto a febbraio, con il raggiungimento del 9.8% totale mensile. Si allungano le code agli sportelli dei centri per l’impiego, come se stessero seguendo l’andamento dello spread in Borsa.
Un appello è rivolto agli imprenditori, alle menti brillanti, ai geni dell’informatica: CREATE LAVORO! Lo slogan del 2012 non deve esser più cerco lavoro, ma creo lavoro.
Quali sono i ruoli che i piccoli imprenditori potrebbero inserire nelle attività già aperte?!
Esempi banali sono proprio i blog che accolgono i ragazzi più giovani anche senza esperienza nel campo giornalistico per lavori di articolista; per non parlare poi delle palestre che fanno lavorare migliaia di istruttori, perchè diciamoci la verità: nessuno rinuncia allo sport! Anche le scuole dell’infanzia paritarie potrebbero offrire un servizio pomeridiano di ludoteca da affidare a semplici baby sitter, non per forza laureate in discipline formative, ma semplicemente con esperienza e passione.
Allora ben vengano anche i vecchi mestieri, fatti con le mani: il calzolaio, perchè prima di buttar le scarpe, adesso ci si pensa su due volte; l’estetista, perchè non si rinuncia mai alla cura del corpo; la sarta, perchè rammendare e accorciare sono i nuovi metodi per avere un vestito sempre alla moda senza doverne comprare un altro!
Elencati i lavori più propizi, mi rivolgo a chi queste attività già le svolge, magari affannandosi per far tutto da solo e cercare di risparmiare sulla manodopera.
Perchè, invece, non farsi aiutare da un giovane pieno di entusiasmo, offrendogli un rimborso spese e nel contempo aumentando le sue conoscenze nel mestiere di competenza? Non siate egoisti! Non pensate che potrebbe diventare un concorrente. Di questi tempi il futuro è incerto, quindi, fate crescere il territorio e se ci sono due calzolai, perchè preoccuparsi, l’utenza è varia e numerosa. E’ impensabile che una città abbia solo un servizio per ogni tipologia.
Lo stesso discorso vale per chi ha dei soldi da parte: aprite delle attività per dare lavoro ai giovani e, se vincete un biglietto della lotteria, non mettete i soldi nel cassetto, create opportunità nella ristorazione, nei servizi primari a cui il cittadino non può rinunciare. Non fate economia su un aiuto che può ridurvi lo stress e farvi sentire utili alla Nazione.
Siate imprenditori per voi stessi e per gli altri!