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Agli Arcimboldi Bob Dylan apre il suo tour per teatri

E’ ufficialmente cominciato ieri sera agli Arcimboldi di Milano il tour per teatri di Bob Dylan. Il genio della musica folk ha inaugurato il suo “esperimento” con tre ore di toccanti ed energiche esibizioni, che, cipiglio aggressivo e propositivo, con gambe divaricate alla cowboy, gli hanno portato una nuova energia, per nulla scalfita da alcuni tristi parentesi live che abbiamo visto in passato nel nostro Paese.

L’esperienza in teatro, molto diversa da quella in stadi e palazzetti, si è dimostrata straordinariamente nelle corde cavernose di Dylan, che ha dato grande spettacolo. Tra voce, armonica a bocca e piano (mai la chitarra), Bob Dylan si è dimostrato all’altezza, nonostante l’età, di questa nuova sfida.

Con lui sul palco la sua formidabile band che ha messo insieme un repertorio sonoro tipico del territorio americano: mix di suoi dal folk al country passando per rhythm and blues, il rock and roll, il blues e il tex-mex.

Vero cuore della scaletta è stato l’ultimo album “Tempest” del 2012, che ha costituito la spina dorsale di un programma che si è concentrato soprattutto nell’ultima decade, pur celebrando con un occhio di riguardo al pubblico, quei brani storici e fondativi del suo mito musicale come “Blowin’ in the Wind”, che lontana dalle classiche riproposizioni anni ’60, si è trasformata in una stratificata composizione di musiche e generi attraverso i decenni, per trasfigurarsi completamente davanti agli occhi e alle orecchie dei presenti.

Tra i brani storici anche “Tangled Up in Blue”, “Blood on the Tracks” e “Desolation Row”.

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