È stato presentato ieri alla stampa romana, ma uscirà il prossimo 17 febbraio, il film drammatico con protagonista Tilda Swinton …e ora parliamo di Kevin.
Il film, oltre ad essere un interessante prodotto di cinema indipendente che ha fatto incetta di premi in mezzo mondo, rappresenta in maniera accattivante e inquietante il dramma della maternità non accettata e delle possibili conseguenze che questa può avere sull’educazione dei figli.
Il film in questo caso ci viene incontro raccontandoci anche quella che può essere la responsabilità familiare nei confronti dei giovani e dei loro comportamenti violenti. In particolare l’amore della madre, o la mancanza di esso, ci mete in allerta: la donna, la madre, è l’essere che per natura è predisposto ad amare, ma quando ciò non accade, il peggio è dietro l’angolo.
Non stiamo qui dicendo che tutti i serial killer hanno avuto cattive madri, ma sicuramente, associata alla patologia di base delle persone violente, c’è anche una mancanza a livello affettivo.