Note musicali si diffondono attraverso la pancia delle gestanti e come per magia mamma e bebè si abbandonano ad un relax profondo.
La musica è un importante mezzo di comunicazione che, non solo aiuta la donna in attesa a rilassarsi, ma anche ad instaurare con il suo piccolo una sorta di dialogo alternativo, in grado di essere riconosciuto dal figlio anche dopo esser venuto al mondo.
Dolci ninne-nanne, cantate ed accompagnate dalla musica, danno possibilità di riflessione e meditazione, che trasmettono emozioni inequivocabili. Armonia e melodia diventano un tutt’uno con inconsci pensieri e sensazioni. Che si faccia ascoltare musica nel pancione o a partire dai primi mesi di vita, è innegabile che una corretta esposizione dei bambini alle note musicali abbia effetti positivi sul loro sviluppo ed apprendimento.
Dalla nascita in poi, l’ascolto abituale della musica è dimostrato che sviluppa vista, udito, coordinamento motorio e capacità espressive, forgiando il suo gusto estetico e aumentando la capacità di pensiero costruttivo. Anche la disciplina e il rispetto delle regole possono essere trasmessi attraverso la musica; in età scolare, i bimbi a cui viene proposta una educazione musicale precoce e costante, gli studi dimostrano che, imparano a leggere e a scrivere più velocemente, sviluppando maggiore attività cerebrale, dunque di comprensione e pensiero astratto. La musica ha perciò grande valore spirituale, arricchisce l’animo sensibilizzandolo e avvicinandolo alla natura ed alla spiritualità presente in ogni cosa.
Maria Francesca Baratta