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Cancro: per i malati arriva una cuffia che evita la caduta dei capelli

Da oggi i malati di tumore sottoposti a chemioterapia potranno evitare di perdere i capelli. E’ infatti arrivata in Italia una particolare cuffia che, utilizzata mentre ci si sottopone alla terapia, può evitare la caduta dei capelli.

Si tratta in realtà di poco più che un prototipo, ma sembra funzionare davvero e potrebbe aiutare molti malati ad affrontare con più serenità (per quanto è possibile) la loro condizione già molto difficile.

Ad ospitare la cuffia sarà il nosocomio di Carpi, che offrirà ai propri pazienti la possibilità di poter utilizzare la cuffia in fase di chemioterapia. Oltre a quello di Carpi, l’altra struttura ospitante è è il nosocomio di Avellino. Ma all’atto pratico, di cosa si tratta? Come funziona questa cuffia? E’ una cuffia refrigerata che permette al capello di non indebolirsi tanto da cadere.

La percentuale di efficacia del prodotto è del 50% fino al 70%, almeno così afferma l’ideatore del prototipo, Glenn Paxman. L’azienda della famiglia Paxman si occupa da decenni di sistemi refrigeranti per bibite varie e birre, tuttavia, quando alla moglie del figlio del fondatore viene diagnosticato il cancro al seno, tutto cambia.

Da quel momento in poi, l’azienda Paxman e il titolare e inventore Glenn si sono concentrati, con forze e risorse a cercare di alleviare le sofferenze ai malati di tumore, sfruttando proprio la conoscenza accumulata nel loro settore di produzione.

Il primo esemplare di questa cuffia risale al 1997, quando ancora in fase sperimentale viene adottata, per essere utilizzata, presso la Huddersfield Royal Infirmary. Ad oggi il valore di mercato della cuffia refrigerata è di trenta mila euro.

Il presidente dell’Associazione malati oncologici di Carpi, che ha richiesto in prima persona che il prodotto venisse acquistato e sfruttato dalla struttura del nosocomio,  ha dichiarato che il prototipo è fondamentale per la cura al cancro, non solo da un punto di vista estetico, ma proprio a beneficio della lotta del corpo contro la malattia.

Sono tantissimi i metodi per evitare al pubblico la vista della temporaneo perdita di capelli che il malato di tumore deve affrontare. Per le persone sane, i capelli che cadono sono il male minore, tuttavia per chi intraprende un percorso in salita decidendo di lottare contro la malattia e di non voler soccombere, vedersi, anche nell’intimo, privati della propria immagine allo specchio può rappresentare un grande deterrente all’umore, già provato dalla malattia.

Conservare il proprio aspetto può aiutare l’umore e la resistenza corporea contro il morbo, e dare così qualche possibilità in più al paziente di guarire.

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