Umberto Eco presenta la sua EncycloMedia e tuona: stiamo perdendo la memoria

Umberto Eco è adesso in edicola con il suo ultimo libro, Storia delle terre e dei luoghi leggendari, edito da Bompiani, e, di scena a New York, dove è arrivato per presenziare ad una lectio magistralis intitolata “Against the loss of memory” (contro la perdita della memoria) e per presentare EncycloMedia, la nuova enciclopedia digitale realizzata in collaborazione con la EM Publishers di Corrado Passera e con Danco Singer.

Il celebre scrittore tuona contro il suo, e il nostro, Paese: “Stiamo usando male le nostre risorse”, e poi, in riferimento alla famosa e infelice frase dell’ex Ministro Tremonti: “Qualcuno è andato a dire che con la cultura non si mangia, quando ci sono Paesi come la Francia che invece ci mangiano tantissimo”.

Eco si dimostra seriamente preoccupato per la situazione della memoria e della cultura italiane: se una persona non conosce la data di nascita di Nixon non è certo grave, ma diventa grave non sapere se Nixon viene prima o dopo Kennedy. Insomma, quella di cui parla Eco è la perdita di una memoria in generale, e anche la perdita di una memoria di qualità, a causa dell’abbondanza di informazioni presenti nella rete; con battute argute e affossanti, Eco spiega perché umberto ecoè importante conoscere, ad esempio, la storia: “se Hitler avesse letto Guerra e pace, avrebbe capito che invadere la Russia non era una buona idea. Se Bush avesse letto i libri di storia sulle invasioni occidentali dell’Afghanistan, avrebbe fatto scelte diverse”.

E così entra in gioco la sua EncycloMedia, una enciclopedia multimediale che permette collegamenti ipertestuali garantiti, una sorta di Wikipedia dalle fonti garantite e dai percorsi tematici approfonditi. Insomma un prodotto certificato che possa aiutare i poveri (di spirito) ad orientarsi in un sistema, quello di internet, che permette solo ai ricchi (di spirito) di potersi muovere filtrando e accedendo solo alle informazioni utili e necessarie.

 

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