Smettere di fumare allunga la vita, lo dice l’Università di Oxford

E’ un comportamento sempre più biasimato, ma da sempre legale e socialmente accettato. Il fumo (di tabacco, si intende) è un vizio che fatica ad eliminarsi, nonostante la continua campagna a sfavore che ne fanno praticamente tutti: medici, insegnanti, tv e pubblicità.

A tutti i livelli e a tutte le età ci viene detto di non fumare, o di smettere di farlo ma, nonostante questo, il fumo continua a prolificare, soprattutto tra le donne.

Eppure i dati e i rilevamenti che vengono portati alla luce dalle ricerche ogni anno, sono sempre più chiari e portatori di “cattive notizie”. Le ultime nuove arrivano dall’Università di Oxford, che ha pubblicato i dati relativi ad una ricerca dal titolo “Million Women”.

Si tratta infatti di una ricerca condotta proprio su un milione di donne fumatrici volontarie, che sono state monitorate tra il 1996 e il 2005. Nell’arco di questi nove anni, i decessi legati a malattie causate dal fumo sono stati circa 66.000; contemporaneamente chi ha deciso e smesso di fumare ha registrato una diminuzione del 97% delle probabilità di incorrere in un tumore.

I calcoli legati alla qualità della vita e oxford fumo vita donneall’influenza che il fumo ha su di essa ha stimato che chi decide di smettere di fumare prima del 40 ha un’aspettativa di vita più lunga di 10 anni, premettendo sempre che è meglio non cominciare affatto.

Dati relativi al nostro paese invece hanno dimostrato che in Italia questo “vizio”, con le patologie ad esso connesse, causa circa 83.000 morti, delle quali la maggior parte sono donne.

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