Sesso: le donne italiane sono vincenti o perdenti?

Sta girando in rete una notizia dal tono roboante Le donne italiane, campionesse mondiali del sesso Questo entusiasmante primato è il risultato di un sondaggio condotto da C-Date, un sito svizzero di incontri, su un campione di circa sei mila persone di età compresa tra i 18-50 anni.

Sarà vero, che le donne italiane a letto ci sanno fare? Non lo so. Un anno e mezzo fa circa, l’Università di Pavia aveva condotto uno studio (non un sondaggio) che fu presentato al Congresso Mondiale di Ginecologia Psicosomatica (Ispog) tenutosi a Venezia. Da questo studio, che ritengo più scientifico del sondaggio di C-Date, veniva fuori che una donna italiana su tre non vuole più fare sesso.

Questa carenza del desiderio sessuale sembra essere imputabile soprattutto agli stili di vita frenetici, e quindi allo stress, che non permettono di rilassarsi e di vivere il sesso in modo soddisfacente. Infatti, dallo studio emergeva che il 25% delle donne non riesce a raggiungere l’orgasmo e il 27% prova dolori durante il rapporto.

Ma come è possibile che in un anno e mezzo le donne italiane siano passate da “problematiche” a “campionesse”? O è buona la prima o è buona la seconda. A mio parere vale di più la seconda, non solo perché la ricerca è stata condotta da una Università, ma anche perché le confidenze che le donne fanno in rete, tipo nei forum dedicati alle questioni femminili, mostrano uno “scenario sessuale” molto poco esaltante.

A parte donne disinibite e sfrontate, coperte da un nick e quindi da una identità incerta, che sono comunque poche, molte donne esprimono le proprie difficoltà nei rapporti sessuali; difficoltà che sembrano essere maggiori tra le coppie stabili che tra partner occasionali. E forse sta proprio qui la differenza tra i risultati del sondaggio di C-Date (sito di incontri “occasionali”) e lo studio dell’Università di Pavia.

Ho il sospetto che quando le donne sono coinvolte sentimentalmente tendono a mettere in secondo piano la soddisfazione puramente sessuale, come se l’amore fosse superiore al sesso; mentre se cercano sesso senza amore, allora il sesso deve essere per forza di cose soddisfacente e il più delle volte lo è.

Se questa mia ipotesi è vera, allora dovremmo farci un po’ di domande, la prima di queste è: per quale motivo l’amore e il sentimento che si nutre per un uomo dovrebbe far passare in secondo ordine il piacere derivante dal rapporto sessuale? Come mai le donne sono sempre pronte a capitolare davanti all’amore? E perché capitolare se poi non si è soddisfatte e ci si accontenta e se poi si sta anche male?

Non sarà che in fondo alle donne innamorate e poi mogli interessa un maschio a letto per farci un figlio e il resto è secondario? O non sarà che secoli di educazione sessuale, nei quali il messaggio che veniva trasmesso era quello del rapporto sessuale in funzione della riproduzione, abbiano distorto la prospettiva delle cose?

Finché si vive il sesso come occasionale trasgressione tutto va bene, ma se rientra in una quotidianità routinaria allora nascono i problemi. E questi uomini incapaci di soddisfare la propria moglie/compagna a quale “scuola” sono stati educati? Come mai ne sanno così poco del piacere femminile?

Vi lascio con questa serie di domande… ognuna trarrà la propria conclusione.

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1 Comment

  • i tabu sul sesso in italia sono ancora forti. Comunque gli studi scientifici sono un mix di luoghi comuni e sono cazzate perchè vengono fatti su un campione ridotto perchè è impossibile intervistare tutte le donne del Paese. Per questo che c’è contraddizione.
    Molte donne italiane sono condizionate dall’educazione cattolica la quale insegna che il sesso va messo in secondo piano rispetto all’amore, così è a causa di questo motivo che la maggior parte delle italiane sono “frigide”. Basti pensare che ancora oggi una donna che fa molto sesso viene considerata anormale, ninfomane o peggio una poco di buono perché mette il sesso al primo piano rispetto all’amore.
    E’ vergognoso che ancora oggi in Italia ci siano questi tabù e non andrebbero messi in secondo piano perché hanno rovinato la sessualità di intere generazioni di donne.

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