Da un maestro misterioso e poliedrico che tutto il mondo ci invidia, ci si può aspettare di tutto, e così, anche a diversi secoli dalla sua morte, opere misteriose e affascinanti, da lui realizzate, arrivano alla luce grazie a ricerche e anche “confessioni” di privati, collezionisti di vere e proprie rarità. L’artista in questione è, ovviamente, Leonardo Da Vinci, e l’opera, ultima delle quali si va ad aggiungere all’affascinante opera omnia dell’artista italiano più amato nel mondo, è un ritratto di Isabella d’Este, datato 1514 e ritrovato in un caveau svizzero. Il ritratto della nobildonna italiana vedrà, nel ogiorni e per la prima volta da quando fu dipinto, un museo.
Dopo il ritrovamento e tre anni di studio sul dipinto, è ormai indubbio che si tratti di un originale, così come racconta al Corriere.it il professor Carlo Pedretti, massimo studioso di Leonardo, che tuttavia invita alla calma: “…dopo tre anni e mezzo di studi, ci serve ancora una manciata di mesi per definire quali sono le parti aggiunte dagli allievi e proporre di cancellarle”. Ebbene si, perché il dipinto cominciato da Leonardo, fu poi ultimato e “arricchito” dai suoi allievi, ma, essendo di realizzazione precedente ai suoi grandi capolavori (come la Gioconda appunto) questo ritratto di Isabella d’Este potrà rivelarsi fondamentale per lo studio dell’evoluzione dell’arte leonardesca.