Raggi UV: il sole come cura alla pressione alta?

Dopo campagne informative, allarmismi, precauzioni contro gli “orribili salubri raggi solari” ecco che dall’Università di Edimburgo arriva una notizia che incuriosisce parecchio: i raggi UV porterebbero benefici al corpo e in particolare alla pressione sanguigna.

A dirla tutta questi benefici sarebbero di molto superiori rispetto ai rischi di tumori alla pelle in cui si può incorrere prolungando la nostra esposizione al sole! Abbassato il rischio di infarto o ictus per chi resta esposto al sole diverso tempo quindi, ma come è possibile se da diversi decenni ad oggi ci hanno sempre detto tutti che il sole fa male?

Uno studio, pubblicato sull’International abbronzaturaInvestigative Dermatology e basato su 24 volontari, ha rilevato che l’esposizione ai semplici raggi UV abbassa la pressione sanguigna, facendola diventare stazionaria. I partecipanti all’esperimento in una prima fase, in cui erano stesi su lettini abbronzanti, si sono solo abbronzati, appunto.

In una seconda fase invece hanno registrato una diminuzione della pressione, proprio nel momento in cui la luce dei lettini era semplicemente costituita da raggi UV. Contro tutte le previsioni e le tradizionali precauzioni quindi, i raggi UV attivano la produzione di un composto “salva-cuore”, l’ossido di azoto, che previene infarti e ictus!

 

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