L’anima Vola: da oggi il nuovo album di Elisa

Esce oggi, 15 ottobre, il nuovo album di Elisa, che a 4 anni da “Heart”, torna nei negozi dischi con “L’anima Vola”, una raccolta di undici brani tutti in italiano. Si tratta di canzoni che dimostrano la maturità artistica della cantautrice di Monfalcone che si propone con nuovi argomenti e nuove corde, da donna, appunto, e per la prima volta anche da madre.

Ma la vita e le soddisfazioni private e emotiva di Elisa non ne hanno spento l’animo ribelle da contestatrice. Molti sono i brani dettati dalla rabbia contro il sistema corrotto che ci governa, brani in cui Elisa vuole che si prenda in mano il destino, ognuno il proprio, per portare un beneficio comune alla società: “Dobbiamo prendere in mano il futuro e agire, senza paura. La cosa che non mi piace dell’Italia è l’assenza di meritocrazia”.

L’album, come ormai è sempre più frequente per i nostri artisti, ma anche per quelli esteri, si impreziosisce di collaborazioni con i grandi nomi della musica.

“E scopro cos’è la felicità” ad esempio nasce dalla collaborazione con Tiziano Ferro, mentre “A modo tuo”, firmata dall’amico e collega Ligabue, è una ninna nanna che si inserisce a pieno titolo nel “filone” della maternità, tema caro e nuovo per la nostra Elisa. “Ecco che” è l’intenso frutto della collaborazione di Elisa con Giuliano elisa nuovo albumSangiorgi che ha scritto le parole per la musica della cantautrice, brano che è stato scelto da Giovanni Veronesi per commentare il suo ultimo film in uscita a novembre, “L’ultima ruota del carro”, del quale Elisa ha curato tutta la colonna sonora.

E sempre ad un’incursione nel cinema appartiene “Ancora Qui”, prezioso brano scritto su musica del Maestro Ennio Morricone per il film Django Unchained di Quentin Tarantino.

Ecco la tracklist:

“Lontano da qui”,

“Pagina bianca”,

“Un filo di seta negli abissi”,

“L’ anima vola”,

“Maledetto labirinto”,

“E scopro cos’è la felicità” feat. Tiziano Ferro,

“A modo tuo”,

“Specchio riflesso”,

“Ancora qui”,

“Non fa niente ormai”,

“Ecco che”.

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