La questione della suocera: consigli per l’uso!

La maggior parte delle coppie è afflitta dalla questione suocera, su questo non c’è dubbio.

Abbiamo due macro-tipologie di suocera: la madre di lui e la madre di lei. Le dinamiche sono diverse tra suocera-genero e suocera-nuora. Tra le due la più conflittuale e dolorosa è sicuramente quella tra suocera e nuora, poiché la rivalità tra due donne non ha paragoni rispetto alla rivalità tra uomo e donna, checché se ne dica.

Vediamo cosa succede quando una sposina ha a che fare con la madre di lui.

suocera moglie marito consigli famiglia problemi divorzio crisi mammaInnanzitutto la sposa deve convivere con l’accusa e il rancore della suocera per averle portato via il figlio. Oh, certo, non lo dirà apertamente (anche se a volte succede anche questo), ma lo farà capire, lo esprimerà attraverso mille tattiche “disturbanti” la quiete coniugale… tipo quegli inutili inviti a cena con la scusa di “far trovare tutto pronto e non perdere tempo”. E mille altre tattiche, che ognuna di noi può riscontrare nella propria vita familiare.

La madre vuole ancora il figlio maschio accanto a sé, in un modo o nell’altro, e la nuora per quanto graziosa, educata, dedita alla famiglia possa essere, resta pur sempre colei per la quale il figlio ha lasciato le braccia calde del covo materno. È sul petto della moglie che si distende per trovare conforto e piacere, non più sul petto della madre. Ahimé, che destino crudele!, dice la suocera. Da qui, appunto, nasce pian piano una sottile e subdola rivalità con la nuora, che si esprime principalmente attraverso la manipolazione. La manipolazione si attua attraverso le cene inutili, oppure attraverso la cura dei bambini, quando ci sono, oppure attraverso qualche manutenzione in casa richiesta al figlio, oppure attraverso la premura di stirare per la nuora cosicché poi il figlio possa andare a ritirare la biancheria così da passare un po’ di tempo con lei, ecc. Insomma, sono veramente infinite le occasioni per manipolare la situazione con la scusa della disponibilità e del bene dell’altro.

Questo è il punto da smascherare senza pudore se non si vuole vivere una vita da inferno. Purtroppo non sempre è possibile, innanzitutto perché lui, il marito della sposa, nega che esista il problema; eh sì, spesse volte lui non si rende conto della situazione e questo fa sentire la moglie sola di fronte alla rivalità subdola della suocera. Altre volte, è la donna stessa a non rendersi subito conto della manipolazione. All’inizio potrebbe farsi ingannare dalla benevolenza e dalla disponibilità della suocera, ma poi arriva sempre il momento in cui si aprono gli occhi, e a volte è troppo tardi, perché ormai la suocera ha preso troppo potere e ha praticamente distrutto la pace coniugale.

Poi abbiamo la seconda categoria di suocere, quelle che sono suocera famiglia moglie marito problemi coppiala madre di lei. Qui, diciamo che la rivalità si svolge “in famiglia”, nel senso che il rapporto madre-figlia è un rapporto principalmente di continuità, piuttosto che di rivalità, anche se appare come rivale.
Ed è a motivo di questa continuità che per il genero vale il detto: conosci la madre per capire come è e come sarà la figlia. È così, non c’è nulla da fare e le donne più invecchiano e più tendono ad assomigliare alla madre, non solo fisicamente, ma soprattutto in quelle che sono le dinamiche psicologiche.

In presenza di una suocera invadente, il genero di solito lascia fare, come sempre, perché ritiene che sia un problema tra madre e figlia nel quale lui non è tenuto a mettere becco. Questo suo atteggiamento di indifferenza è spesso giustificato dalla volontà implicita delle due donne, della madre-figlia, che tendono a tagliarlo fuori. Qui è la donna a dover fare i conti con la propria madre, non in quanto figlia, ma in quanto moglie e madre a sua volta. La lotta è tra maestra e discepola e le pressioni della madre si concentrano principalmente sul confronto tra quello che farebbe lei (che è sempre il meglio) e quello che fa la figlia (che è spesso inadeguato). E i meccanismi di manipolazione tra madre e figlia si sprecano.

In conclusione possiamo dire che la condizione della donna è sempre difficile, perché lei stessa è causa del proprio male e del male quotidiano. Dobbiamo ammetterlo, mie care amiche donne, dobbiamo ammetterlo perché come dice una fonte autorevole “la verità vi renderà liberi”.

Ecco, quindi… fare verità sui nostri meccanismi psicologici è un primo passo verso la libertà.

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