La Domenica: giorno di lavoro o di riposo? Consigli per l’uso

Chissà quante volte vi siete ritrovate ad esclamare: “Ma è domenica, lasciatemi in pace!”. E, questa frase, spesso siamo noi donne a dirla.

Stanche dalle fatiche settimanali tra lavoro, figli e faccende di casa arriviamo la domenica, schizzatissime o apatiche e non vogliamo veder nessuno. Così iniziamo a sbolognare i nostri figli al papà per portarli al parco, a staccare il telefono di casa così la suocera non può infastidirci e a buttarci sul divano come se fosse una triste giornata di pioggia.

domenica famiglia relaxIl peggio però lo attraversa, chi la domenica è costretto a turni di lavoro assurdi come dalle 9.00 alle 15.00 o dalle 15.00 alle 21.00 che rendono la giornata uguale a tante altre della settimana.

E’ vero che la società di oggi considera la domenica uguale al lunedì o al sabato, ma è anche vero che questo modo di pensare rovina le famiglie, i rapporti interpersonali, per non parlare del poco tempo che si ha per la cura di se stessi.

L’abolizione della domenica come giorno festivo per le attività commerciali, costringe coniugi e figli a vedersi pochissimo: se i bimbi vanno a scuola dal lunedì a sabato e poi il pomeriggio a fare sport o doposcuola, come fanno a giocare con i propri genitori?

Da qui, scaturiscono difficoltà comunicative in famiglia, ognuno inizia a rimproverare l’altro della costante assenza da casa.

E poi c’è da chiedersi: come spiego a mio figlio che la domenica lavoro se intorno i negozi, le farmacie e i campi sportivi sono tutti chiusi? Di certo un bambino non capirebbe come, nell’era della globalizzazione le cose non sono “tutte bianche o tutte nere”.

Sarebbe giusto che la legge aiutasse le famiglie in questo magari con orari di lavoro ridotti , ma dall’altra parte i commercianti non sarebbero d’accordo in quanto si sono duramente battuti per la libertà di apertura degli esercizi anche in giorni come il 25 aprile, il 2 giugno o il 1° maggio.

Dovremmo forse esser più decisi noi italiani come lo sono i tedeschi che possono aprire le attività commerciali per sole 4 domeniche l’anno e, desiderare che la domenica sia un giorno di riposo non solo per la famiglia ma per la mente e il fisico che pian piano ne risente. L’errore, per così dire, sta nell’irrefrenabile voglia di fare: tre sport, due lavori, gli amici, i viaggi ecc…Vogliamo sempre di più, non ci accontentiamo delle nostre routine quotidiane e vogliamo strafare, magari inventando un giorno di 48 ore, un pò come gli americani che lavorano e vivono 24 ore su 24.

A questo punto dovremmo domandarci se l’esser sempre in movimento non è forse una scusa per eludere occasioni di ritrovo con le persone che ci vogliono bene. Voi che ne dite?

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