La carne fa bene, a patto che sia quella giusta!

Arriva da una ricerca della Pennsylvania State University un interessante studio su uno dei cibi più discussi: la carne. Come molto di voi sapranno, c’è chi sostiene che faccia male, chi invece ripete quanto faccia bene.

Oggi questa ricerca dagli States cerca di fare un po’ di chiarezza su questo tema.  Lo studio, infatti, sostiene che la carne fa bene, a patto che sia quella giusta. A questo proposito i ricercatori hanno rivelato come alcuni tagli e tipologie di carne, con pochi grassi saturi siano un valido sostegno all’organismo.

Ma non è tutto rosa e fiori, perché molti studi epidemiologici sostengono che l’elevato consumo di carni (bovine, ovine, suine) sia l’artefice di molte malattie croniche come il diabete, le patologie cardiovascolari e i tumori.

Ma gli amanti della carne non si scoraggino! La carne migliore, ovvero quella con minor apporto di grassi saturi, non predispone il corpo a patologie croniche. Lo studio che lo dimostra è stato possibile grazie ad una ricerca su quaranta adulti con colesterolo alto. A rotazione, i pazienti hanno seguito quattro diete, per ben cinque settimane: la prima comune in America, le altre tre diete sperimentali attente all’apporto di grassi e colesterolo e con diverse quantità di carne bovina.

Il risultato è che le tre diete sperimentali carne colesterolo salute tipologiehanno dimostrato di poter ridurre il colesterolo Ldl del 5 %  a differenza di quella americana che non ha portato a nessun risultato.

La ricerca è stata pubblicata sull’American Journal of Clinical Nutrition a prova della sua validità, tanto che sono arrivati i primi commenti anche da autorevoli personaggi dall’Italia.

Infatti, il Vicepresidente della sezione lombarda della società per lo studio dell’arteriosclerosi, Domenico Sommariva, ha spiegato come già da tempo la carne rossa sia considerata rischiosa per le malattie cardiovascolari suggerendo in perfetto accordo con le line guida internazionali  di consumare preferibilmente pollame, pesce e legumi.

Anche in questo caso si fa particolare riferimento agli acidi grassi saturi presenti in abbondanza nella carne rossa, che aumenterebbero il livello di colesterolo del sangue. Influiscono sulla quantità di acidi anche il tipo di taglio della carne o anche il tipo di alimentazione dell’animale; infatti, un animale nutrito in maniera naturale, senza aggiunta di mangimi di dubbia provenienza, avrà una carne povera di grassi saturi.

Quindi, chi non può proprio farne a meno, può selezionare accuratamente la carne da comprare. In ogni caso è comunque una buona notizia per gli amanti della carne rossa, che potranno continuare a mangiarla con misura, facendo semplicemente attenzione a quali tagli comprare.

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