Kiki Consegne a Domicilio: recensione del nuovo film d’animazione firmato Hayao Miyazaki

Dopo la riedizione per il cinema di Laputa – Il Castello nel cielo, arriva finalmente una nuova avventura targata Studio Ghibli al cinema, diretta e sceneggiata dal grandissimo maestro dell’animazione giapponese Hayao Miyazaki.

Parliamo di Kiki Consegne a Domicilio, film d’animazione che racconta la storia racconta di Kiki, una giovane streghetta simpatica e decisamente pasticciona che, compiuti 13 anni, lascia i genitori, la madre strega e il padre imbranato quasi quanto lei, e parte alla ricerca di una città bagnata dal mare in cui svolgere il suo anno di apprendistato.

In compagnia dell’inseparabile gatto nero parlante Jiji, Kiki arriva nella città di Koriko, molto grande e caotica, e non più tanto avvezza alle streghe, e qui inizia a guadagnarsi da vivere facendo consegne a domicilio a cavallo della sua scopa magica. Ma nella vita, si sa, non tutto fila sempre liscio, e soprattutto se sei una strega, le sorprese sono dietro l’angolo, pronte a farti inciampare. Ma Kiki riesce a vivere anche ogni piccolo inconveniente come una magnifica avventura, e così riuscirà a farsi degli amici e a capire finalmente qual è la sua grande abilità di strega.

Siamo nelle mani sapienti di Miyazaki e quindi sappiamo già di essere al sicuro! Per chi non conoscesse il grande lavoro di Hayao, basterà ricordare solo alcuni dei suoi titolo: La città Incantata (premio Oscar) e Il Castello errante di Howl sono e restano due capolavori d’animazione a livello mondiale, capaci di rivaleggiare con gli amatissimi film della premiata ditta Disney e Pixar.

Anche Kiki Consegne a Domicilio nasce quindi dall’arte di Hayao Miyazaki, che ci racconta una storia semplice e divertente, costellata da personaggi secondari molto divertenti e che saranno fondamentali per la nostra protagonista: fondamentali sono i personaggi di contorno a partire dalla gravida panettiera, gioviale e gentile, sempre pronta a chiacchierare e ad aiutare, e da suo marito, altrettanto buono e all’opposto silenziosissimo. Ma soprattutto, chi cattura subito l’attenzione del pubblico è il simpaticissimo Jiji, gatto nero tipico compagno di una strega, sempre pronto alla battuta e a far sorridere lo spettatore.

Ogni aspetto della poetica del regista è rispettato: kiki consegne a domicilio recensione film animazionela protagonista, per l’805 dei casi una ragazza molto giovane, o addirittura una bambina, affronta molte avversità per riuscire a sopravvivere e a trovare un suo posto nel mondo, attraversando momenti difficili e dolorosi che ne sanciranno la trasformazione in donna o in essere vivente consapevole di sé.

Il più delle volte il passaggio avviene mettendo il personaggi a contatto con la magia, ma questa volta Kiki è già una strega e quindi la sua prova sarà ‘semplicemente’ quella di imparare a gestire una nuova vita lontana dagli affetti dei genitori, cercando di costruire in una nuova città altri affetti e altri legami.

Tutta la storia è condita dalla grande animazione Ghibli, ancora rimasta romanticamente legata al disegno, e alla tenerezza dei personaggi che si addice ai grandi e anche ai più piccoli.

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