Kama: mostra d’arte e design sul sesso alla triennale di Milano

Si chiama Kama la mostra d’arte e design che si inaugura, domani mattina, alla triennale di Milano e che mette in piazza il sesso così come non l’abbiamo mai visto, o come non abbiamo avuto mai il coraggio di guardarlo!

Stampe erotiche giapponesi, il vaso Lingam di Guido Venturini per Alessi, il piatto di Piero Fornasetti in cui un fallo eretto prende il posto del naso in un viso femminile, la seduta Him&Her di Fabio Novembre, l’«offensivo» Wedge of Chastity che Marcel Duchamp regalò alla moglie Teeny in occasione delle loro nozze, la lampada Lolita di Nika Zupanc, addirittura il calco in gesso del pene di Jimi Hendrix, preso nel 1968 da Cyntya Plaster Caster, che negli anni ’60 andò a letto con tutte le grandi rockstar dell’epoca, portandosi via, in qualche caso, delle impronte molto particolari.

Una mostra varia e scabrosa, che affronta con lucidità divertita un tema che è sempre sulla bocca di tutti ma che mai era stato “messo in museo” come in questo caso.

Addirittura lungo la parete dell’area kama sesso design triennale milanoespositiva c’è The Great Wall of Vagina, una lunga serie di pannelli che riportano i calchi di 400 vagine di donne trai 18 e i 76 anni, glabre, depilate, giovani e vecchie; come a dire che nonostante quanto comunemente si dice, le donne sono tutte diverse.

«Archetipi», «Priapi», «Origine du monde», «Glutei», «Seni», «Orifizi» e «Accoppiamenti» sono le sezioni della mostra e Silvana Annicchiarico, ideatrice e curatrice della mostra, afferma che nonostante il tabù del senso comune, il sesso ha sempre fatto parte del quotidiano, anche in soggiorno.

 

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