Depressione post partum e sviluppo del bambino: quali strategie?

Con il termine depressione post partum si definisce un episodio depressivo, di natura non psicotica, che inizia o si estende nel periodo del puerperio. Perché si possa diagnosticare è necessario che la donna manifesti determinati sintomi (che troverete in fondo al post).

I sintomi della depressione puerperale hanno una rilevanza particolare, in quanto non ostacolano soltanto il recupero fisico della madre, ma possono anche compromettere il benessere del neonato. Mentre in passato si riteneva che i neonati fossero esseri passivi da stimolare, pronti ad essere modellati dal mondo circostante ed a ricevere passivamente ciò che veniva loro proposto, oggi sappiamo che non è così.

Ne deriva l’importante ruolo che ricopre fin dalla nascita il sistema diadico madre – bambino, che permette gradualmente, con una partecipazione attiva e sempre crescente dell’infante, la nascita di comportamenti, sensazioni, aspettative, che formano il sé del neonato.

Da qui è facilmente intuibile quanto lo sviluppo di un bambino è “disturbato” dalla vicinanza di una madre affetta da depressione post Depressione-post-partum– partum, presente sì fisicamente, ma psichicamente ed emotivamente assente e non più in grado di impegnarsi ed investire emotivamente sul bambino.

Spesso la depressione postnatale non viene riconosciuta sia per la sua insorgenza lenta ed insidiosa, sia perché molte donne tendono a nascondere i loro sintomi depressivi.

Solo una minoranza di donne che soffrono di depressione post-partum, cerca l’aiuto di un professionista e ottiene un intervento tempestivo che permette di ridurre la sofferenza legata al disturbo, limitando dunque le conseguenze che questa patologia potrebbe avere sia sul bambino che sulla famiglia.

Nel momento in cui si vogliono programmare interventi di prevenzione, è necessario tenere in considerazione i numerosi fattori di rischio coinvolti nella depressione post-partum. Data la complessità dell’interazione tra le componenti biologiche, psicologiche e sociali, un unico approccio non potrebbe essere adatto a tutte le donne.

depressione post partoLe strategie per rinforzare i sistemi di supporto per le donne con depressione postnatale sono essenziali. Focalizzarsi sul sostegno alla relazione di coppia, prima della nascita del loro figlio, è un intervento molto efficace. Incoraggiare le donne in gravidanza ad avere fiducia nei loro compagni e a chiedere loro un aiuto pratico, fa sì che ottengano maggiore sostegno e presentino meno probabilità di essere depresse.

E’ necessario intervenire tempestivamente per arginare gli eventuali danni che una cronicizzazione della patologia può portare alla relazione madre-bambino. Si può intervenire anche attraverso percorsi di psicoterapia individuale utili alla donna per acquisire un sentimento di efficacia o anche mediante terapie di gruppo che consentono alle donne che hanno avuto un bambino, di discutere e condividere esperienze, timori e aspettative.

I sintomi della depressione post partum sono:

  • Umore depresso, tristezza
  • Pianto incontrollato
  • Sentirsi privi di valore
  • Ansia o anche attacchi di panico
  • Senso di colpa, auto-biasimo
  • Preoccupazioni per la salute propria e quella del suo bambino
  • Mancanza di energie e sensazione di essere esauste
  • Eloquio e movimenti rallentati
  • Sentirsi a momenti agitata o iperattiva
  • Perdita di interesse in varie attività
  • Senso d irritazione
  • Disturbi dell’appetito, mangiare troppo o troppo poco
  • Ridotta capacità di concentrazione e di prendere decisioni
  • Disturbi del sonno, non riuscire a dormire neanche quando dorme il bambino
  • Confusione mentale ed un maggior numero di dimenticanze
  • Senso di disperazione e  inadeguatezza, pensieri costantemente pessimisti
  • Instabilità emotiva con umore alterno
  • Pensieri di morte, a volte di suicidio

 

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