Benigni: Costituzione meravigliosa, quando entrerà in vigore mondo bellissimo

Si è tenuto ieri sera quello che diventerà sicuramente un altro momento storico della televisione italiana: lo spettacolo La più bella del mondo, che, con oltre 12,6 milioni di spettatori, ha registrato uno share del 43,94%. Perché si sa, quando passa Roberto Benigni lascia il segno.

L’attore ha dedicato, in diretta su Rai 1 dal Teatro 5 di Cinettà, un’intero spettacolo a uno degli orgogli del paese italiano: la nostra costituzione, scritta nel 1947; considerata da Benigni, ma non solo, appunto “la più bella del mondo”.

In poco più di 130 minuti di spettacolo, senza nemmeno un’interruzione pubblicitaria, lo showman toscano ha fatto un’esegesi sui principi fondamentali della costituzione italiana (i primi 12), apprezzando e vantando, con a volte quasi l’ingenuità di un bambino, le Benigni costituzioneparole con il quale racchiudono pensieri perfetti e esemplari, ma che sembrano sempre più utopici.

Immancabile un monologo iniziale, comunque preannunciato, sull’attualità italiana, che, in pochi minuti (com’era prevedibile) ha visto l’attenzione del comico sulla politica del nostro paese e sul bersaglio preferito di Benigni: Silvio Berlusconi.

Quando mi hanno dato l’ok per la trasmissione ho subito ringraziato i dirigenti Rai, ma mi hanno detto di rivolgermi più in alto; così sono andato dal Presidente Napolitano che, costernato, mi ha invitato a ringraziare chi sta sopra di lui; ho chiamato il Papa e, emozionato, mi sono sentito rispondere di andare ancora più su. Mi sono ritrovato solo col Signore e ho sentito una voce che mi ha detto che cìera qualcuno di più importante da ringraziare, ho capito: Silvio, grazie!“ ha esordito Benigni e, a partire da qui, tante altre parole sono state spese dall’attore per l’ex premier e, soprattutto, sulla sua sesta discesa in campo, riguardo alla quale il comico ha affermato “Due brutte notizie in questo mese, una è la fine del mondo, l’altra è terrificante: s’è ripresentato, Singore pietà! E’ la sesta volta. Ma ha detto che la settima si riposa. È come i sequel dei film dell’orrore, lo Squalo 6, la Mummia, Godzilla contro Bersani…”.

Benigni la più bella del mondoAlla fine del monologo satirico si è passati finalmente all’esegesi della prima parte della Carta Costituzionale in cui, partendo dalla sua nascita (in cui il comico ha mantenuto un parallelismo ironico tra il ieri e l’oggi) e dalle sue origini, Benigni ha letto singolarmente tutti i 12 principi fondamentali della nostra costituzione, analizzandoli e elogiandoli, parola per parola.

L’attore, tra i tanti, affronta il tema del lavoro, del rapporto tra Stato e Chiesa, dell’importanza di votare, della stranezza (bella al contempo stesso) di avere l’obbligo di essere solidali (un obbligo che riguarda un sentimento) e si sofferma sul fatto che nell’art. 5 si legge che la nostra Repubblica è una e indivisibile, ironizzando “Umberto, scrivi!”.

Infine, colpisce una battuta amara ma verosimile, in cui Benigni dice “la nostra Costituzione è meravigliosa, quando entrerà in vigore sarà un mondo bellissimo”.

 

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