Aumenta la generazione delle ragazze madri. Colpa della cattiva prevenzione, della mancanza di cultura o solo voglia di diventare grandi prima del tempo?
Ponendo il nostro esempio in una famiglia di medio ceto potremmo dire che la prima fase è l’accettazione della gravidanza in età adolescente da parte dei parenti. Non è un passo facile ma le bugie e i sotterfugi non servono a risolvere il problema. E’ giusto esser sinceri con i propri cari anche se di antica mentalità; inizialmente non capiranno, urleranno e sbatteranno la porta di casa, poi dovranno farsene una ragione e guidarvi nella crescita del pargoletto.
Se in questo confronto con i genitori avrete il beneficio dell’affetto che provano verso di voi, diverso sarà con il baby papà. Solitamente è lui la parte più debole della coppia, perché si sente pieno di responsabilità e magari senza un soldo in tasca.
In questo caso a prender la situazione in mano dovrete esser voi mammine con l’aiuto dei suoceri, per invogliare il giovane a trovare lavoro e a riorganizzare la sua vita. indubbiamente il baby papà non vorrà perder tutta la sua gioventù dietro ad un frugoletto, ma è un piccolo prezzo da pagare per la disattenzione commessa; d’altronde avere un bambino comporta sacrifici a tutte le età.
Altro rischio che si corre con queste gravidanze “per caso” è quello di commiserarsi come vittime di un destino scritto da tempo. Reagire è il modo giusto per affrontare la situazione e una volta nato il bambino non opprimetelo con le vostre ansie da mammine inesperte. Fatevi aiutare dai genitori, dagli amici e perché no anche dai libri… Fate in modo, infine, che se pur nato per caso, diventi voluto!