A Napoli, presso il museo del Sottosuolo, venerdì 25 ottobre si potrà assistere al “Ritrovo degli Artisit”. Per capire a fondo di cosa si tratta, bisogna prima spiegare cos’è il Museo del Sottosuolo: un luogo che nutre e protegge le cose belle, i semi della cultura e la bellezza in generale, valorizzando ogni cosa che custodisce.
Il museo, gestito dall’associazione speleo-archeo-culturale La Macchina del Tempo, presieduta da Luca Cuttitta, ospita la manifestazione che ha come parole chiave eclettismo e libera espressione del proprio talento e della propria creatività.
La caratterista fondamentale di questo luogo è la commistione tra vecchio e nuovo, tra libertà e cattività; il Museo sorge infatti in un antico rifugio antiaereo, ed è quanto meno suggestivo il fatto che in un luogo in cui la popolazione napoletana cercava rifugio dalle brutture della guerra, vengano esposti e proposti nuovi modi per esprimere l’io artistico dei giovani (e non) partecipanti.
Ad essere prese in considerazione saranno le opere
L’art director Renato Borea cura quest’evento che dimostra ancora una volta quanto il sentimento artistico, l’esigenza di espressione attraverso il proprio corpo e le proprie opere, sia una necessità tanto forte quanto manifesta in un contesto, quello napoletano, che per definizione è difficile. Il Museo del Sottosuolo si conferma quindi una realtà piccola e tenace, che riesce a mantenere un barlume di forza creativa in un momento molto difficile, in cui coltivare la passione diventa sempre più proibitivo.