11 Settembre: Molto forte, incredibilmente vicino. Un film per non dimenticare

L’11 Settembre 2001. “The worst day” è il “peggiore”  per Oskar Shell, un bambino veramente straordinario, un inventore, un Francofilo e un pacifista. Dopo aver trovato una chiave misteriosa che apparteneva a suo padre, morto nell’attentato alle torri gemelle a New York, si imbarca in un viaggio straordinario, una ricerca immediata e segreta attraverso le cinque contee di New York. Mentre Oskar si aggira per la città, incontra una variegata umanità, ognuno un sopravvissuto a modo suo.

molto forte incredibilmente vicino

Come superare il trauma della perdita del padre quando si è troppo giovani per fare a meno di una tale importante figura? Come elaborare il lutto di una morte in diretta su scala planetaria? Il nostro piccolo eroe si aggrappa a ciò che alimentava il legame col padre ed ha deciso di intraprendere un’ultima, disperata esplorazione: una ricerca apparentemente impossibile che si rivelerà fondamentale per molte vite.

Ancora una volta ci viene dimostrato come i bambini grazie ai loro istinti riescano a trovare soluzioni anche ai problemi più grandi. Il nostro piccolo sopravvissuto, figlio di una persona che stimolava la sua curiosità e il suo spirito di osservazione, anche in seguito ad una sospetta sindrome di Asperger, intraprende un viaggio attraverso Manhattan e con metodo matematico insegue una serratura che apra il contenitore dell’ultima sorpresa lasciatagli dal padre.

Vengono trattati tutti gli argomenti più importanti del genere umano: il difficile rapporto con i genitori da un lato e la delicata posizione del superstite dall’altro; la perdita di una delle due figure fondamentali nella crescita di chiunque  prima che essa si compia; l’ossessiva necessità di una razionalizzazione degli eventi traumatici e l’importanza dei riferimenti durante la crescita e non. Perché, a onor del vero, tutti noi in certi momenti abbiamo bisogno di qualcuno, solo per un istante, il tempo di un respiro, così da riprendere le forze ed affrontare la battaglia quotidiana che è la vita.

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