San Valentino: festa pagana, degli innamorati, consumistica o un esame di coppia?

San Valentino nacque nel 197 d.C. a Terni e morì martire nel 273 a Roma. Come mai è stato associato dalla Chiesa agli innamorati? Beh, varie sono le leggende sul suo conto, ma ciò che conta è che l’autorità religiosa abbia voluto rivestire di “santità” e di devozione ciò che è tipicamente una espressione umana, cioè l’amore tra l’uomo e la donna.

A livello di culto ufficiale la celebrazione massima dell’amore di coppia è il matrimonio, che fa diventare il semplice amore, amore coniugale, cioè amore celebrato davanti a Dio e alla comunità (quindi, ufficialmente), nel quale i due vengono legati per sempre.

san valentino bacio amore coppia amanti ragazzi festaMa accanto all’aspetto ufficiale e rituale, la Chiesa, da sempre, cura anche l’aspetto devozionale, così caro al popolo e più facilmente accessibile rispetto all’apparato liturgico. E così, una antica festa pagana che celebrava la fertilità venne sostituita con la festa in commemorazione di san Valentino (che sembra avere avuto blandi collegamenti con ciò che è tipico dell’amore di coppia).

A parte questi brevissimi cenni storici, cosa significa per noi oggi celebrare la festa di san Valentino? Intanto, dobbiamo specificare che noi oggi, ormai semi-pagani, non celebriamo la festa di san Valentino, ma festeggiamo san Valentino. La diversa terminologia è sinonimo di un diverso approccio alla festa, e di certo a noi oggi del santo interessa poco, esso è puramente un nome appiccicato lì, ma tant’è.

E allora cosa festeggiamo il 14 febbraio? Beh, le coppie festeggiano, ovviamente, tutti gli altri soffrono o sono indifferenti. Per molti è diventata solo una ricorrenza consumistica, come molte altre ricorrenze, per altri è diventato un impegno, quasi un obbligo dover pensare a un regalo per il partner o la partner. Ma… quante persone di quelle che festeggeranno san Valentino sono veramente innamorate? Se è la festa degli innamorati, perché non utilizzarla per fare un “esame di coppia” e darsi un voto finale, innamorati sì o innamorati no? Penso che ciò produrrebbe un’ecatombe di coppie, perché di coppie veramente innamorate credo ce ne siano poche… ma forse io sono troppo pessimista.

E poi comunque fare “esami di coppia” o “esami di coscienza” non è un “passatempo” facile e divertente; e allora meglio fare “come se fossimo” innamorati, che è sempre bello e poetico ed è anche quello che in fondo desideriamo di più… cioè essere innamorati.

Buon san Valentino!

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