Riforma del lavoro: tra Governo e sindacati è quasi rottura

Anche l’incontro di stamane tra Elsa Fornero e i rappresentanti delle maggiori sigle sindacali sembra non aver portato al raggiungimento di un’intesa per quanto riguarda l’ormai “mitologica” riforma del mercato del lavoro. Sembra, infatti, che quell’accordo vicino fino a qualche giorno fa, persino per stessa ammissione di Susanna Camusso, segretario della CGIL, durante la sua apparizione in TV su La7  sia nelle ultime ore letteralmente sfumata.

Riforma del lavoroCosì, si moltiplicano gli appelli al dialogo su tutti i fronti, ma sembra che Emma Marcegaglia, ormai agli ultimi giorni del suo mandato come Presidente di Confindustria, in primis e a seguire i sindacati non abbiano proprio intenzione di deporre le armi davanti all’apporto di modifiche all’articolo 18. Infatti, i motivi di scontro principali per cui è intervenuto prima il Presidente del Consiglio Mario Monti e poi il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, definendo “Il 2012 un anno difficile”, sono tutti legati alle tutele in merito di licenziamento e agli ammortizzatori sociali, di cui al momento sembra non ci siano le coperture finanziare, almeno pari a quelle richieste dalle tre sigle sindacali: CGIL, CISL e UIL.

Nel pomeriggio il confronto fra Governo e parti sociali è ripreso, ma alla speranza di Monti che questo sia l’incontro decisivo si contrappongono le informazioni che trapelano dai vertici CGIL che parlano di rottura vicina, il che farebbe saltare il tavolo, anche se il Governo sembra intenzionato a tirare avanti per la sua strada anche senza il “sì” dei sindacati.

Vedremo se le trattative di questa sera porteranno finalmente ad un accordo o metteranno la parola fine a quella che sembra, ormai, una telenovela che non si fa di certo mancare i colpi di scena. Quello che è certo, è che da questi incontri dipende il destino di milioni di lavoratori e lavoratrici italiani, oltre che dei giovani che al mondo del lavoro ultimamente non si riescono nemmeno ad affacciare.

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