Morte Amy Winehouse: secondo il fratello uccisa dalla bulimia

Il fratello di Amy Winehouse confessa di credere che la sorella sia stata uccisa dalla bulimia. Alex Winehouse ammette che, mentre la droga e l’abuso di alcool sono stati una causa ulteriore della morte della sorella, a luglio del 2011, il disturbo alimentare è stato il principale motivo, che ha reso il suo corpo debole e “più sensibile”.

amy_winehouse_-_back_to_blackHa dichiarato alla rivista Observer: “Sarebbe comunque morta, per il modo in cui viveva, ma ciò che veramente l’ha uccisa è stata la bulimia” – il disordine alimentare, che la star cominciò a manifestare a soli 17 anni. Ha aggiunto: “Se non avesse avuto il disturbo alimentare, sarebbe stata più forte fisicamente”.

Inoltre, Alex, ha riferito, durante l’intervista, di aver scoperto con sorpresa che la sorella aveva conservato il suo pullover di scuola e ha rivelato che la “Amy Winehouse Foundation” ha recentemente donato fondi, al fine di sostenere un centro,per la cura del disturbo alimentare.

La cantante di “Back To Black” aveva solo 27 anni, quando morì. Alcuni mesi dopo il decesso, la causa della sua morte è stata confermata come avvelenamento da alcol.

Il fratello della grande Amy Winehouse è stato intervistato recentemente, perché dal 3 luglio al 15 settembre presso il Museo Ebraico di Londra, ci sarà la mostra di foto di famiglia e d’infanzia della cantante, in onore del secondo anniversario dalla sua morte.

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