L’educazione sessuale dei nostri bambini

A qualcuna forse verranno i brividi leggendo questo titolo, come se l’associazione bambini e sesso fosse una cosa da evitare. Liberiamoci da tutte le immagini negative, quelle che ci rimandano agli abusi sui minori e concentriamoci sull’impegno che  i genitori (e successivamente gli insegnanti) devono mettere affinché i propri figli possano avere un sano ed equilibrato sviluppo sessuale.

educazione sessuale figliTroppe volte tutto viene lasciato alla natura, al caso, ad altre persone, perché spesso i genitori si imbarazzano a parlare di sesso con i propri bambini e adolescenti. Più in generale il problema riguarda la comunicazione nel suo complesso, ma occorre fare uno sforzo e uno sforzo ancor maggiore quando si tratta di sesso.

Innanzitutto bisogna aver chiaro in mente che un nuovo nato è sottoposto agli stimoli sessuali dal primo giorno di nascita. Toccarlo, abbracciarlo, allattarlo, pulirlo, ecc. sono tutti gesti di natura sessuale oltre che di cura e di natura affettiva. Gli psicologi dicono che ciò che si impara nei primi tre anni di vita è ciò che segnerà la personalità futura e questo vale anche per l’aspetto sesso.

Durante la cura e gli atti che noi consideriamo affettivi lanciamo al piccolo una serie infinita di stimoli sessuali, perché in quella età tutto il corpo ha una recezione di tipo “sessuale”, non solo gli organi genitali.

E allora, l’educazione sessuale dei bambini inizia già da qui, dai messaggi che la mamma, il papà, gli altri fratelli e i nonni rivolgono al bambino. Ovviamente, il più delle volte, non ci rendiamo conto che certi nostri gesti e atteggiamenti vengono letti dal bambino con “occhi” molto diversi dai nostri e le “intenzioni” che lui/lei recepisce, possono essere diverse da quelle dei genitori/parenti.

Non bisogna assolutamente sottovalutare questi Educazione sessuale dei nostri bambiniprimissimi anni di vita e pensare che solo nel momento in cui farà delle domande esplicite si incomincia a parlare di educazione sessuale… che poi, il più delle volte, non lo si pensa nemmeno in quel momento e spesso i genitori rispondono in modo evasivo e con evidente imbarazzo; cosicché il bambino non sempre rimane soddisfatto della spiegazione, ma capisce che è un tema sul quale non si deve insistere troppo, senza capirne il motivo.

Poi, andando avanti con gli anni e crescendo il pudore nei figli, di sesso non si parla più con i genitori e tutto viene rimandato all’”educazione” sessuale che i ragazzi subiscono dagli amici/compagni (spesso con battute perfide) e da tv e internet.

È quasi inutile a questo punto, nell’adolescenza generalmente, mettere veti e divieti o desiderare un dialogo con i figli, che molto probabilmente non c’è mai stato o c’è stato in maniera ridotta.

Quindi, cerchiamo di informarci e formarci sui meccanismi di apprendimento e di crescita psico-sessuale del bambino. Questa è una cosa molto importante, è il primo modo per “proteggerli” da se stessi e dal mondo. Educhiamoci noi adulti, prima di tutto, ed educhiamo senza vergogna e pudore i nostri figli, in modo che possano acquisire quella chiarezza e sicurezza nelle questioni sessuali necessarie per affrontare e vivere il mondo con tutte le sue complessità.

Il bambino e poi il/la ragazzo/a deve sentirsi libero e sicuro e questa libertà e sicurezza profonda viene solo dai genitori.

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