La Charlie’s Angels Lucy Liu: razzimo nel cinema hollywoodiano

Come ogni attore potrà attestare, è difficile entrare nell’industria cinematografica; ma ci sono anche altri problemi, una volta che si è dentro, e lo rivela l’attrice Lucy Liu.

In un’intervista esclusiva, l’attrice asiatica ammette di affrontare personali casi di razzismo, presenti nei casting, per i ruoli hollywoodiani. Liu ha dichiarato: “vorrei che la gente non mi vedesse come la ragazza asiatica che pesta selvaggiamente tutti, o come la ragazza asiatica senza emozioni. La gente vede Julia Roberts o Sandra Bullock adatte per una commedia romantica, ma non me. Si sviluppano così etichette “lei è troppo asiatica” o “lei è troppo americana”. Io sono respinta da entrambe le categorie. È molto strano. Non si è abbastanza asiatici e non si è abbastanza americani, e ciò diventa molto frustante. Non posso dire che non c’è razzismo”.lucy-liu (1)

Sulla sua vita sentimentale, l’attrice di Charlie’s Angels dimostra di essere una donna comune, con problemi comuni: “in questo momento, è un grande interrogativo per me. Vorrei poter rispondere, ma non so neanch’io la risposta”. Nel passato, lei aveva espresso di voler dei figli, ma afferma: “non è ancora successo”.

Inoltre, quando le viene chiesto dei suoi ruoli preferiti, la sua scelta cade su “Slevin: Patto Criminale” con Josh Hartnett e “I love movies” (titolo originale: “Watching the Detectives”). Liu spiega: “sono entrambi speciali per me, perché non ho dovuto fare scene d’azione o di karate. Era pura recitazione, e sono stata in grado di allungare i miei muscoli in questo. Bè, in senso figurato, ovviamente”.

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