Elena di Cioccio: iena, ma non troppo…

Elena Di Cioccio (nata a Milano, 16 settembre 1974) sembra avere nella vita, leggendo la sua biografia, un obiettivo ben preciso: il mondo dello spettacolo. Prima gli studi di recitazione, poi cantante per una band e deejay per una radio locale. Fino ad arrivare nel 2004 in televisione, senza però abbandonare la radio (sono tante le sue collaborazioni con diverse emittenti nazionali). Il successo arriva quando nel 2007 diventa un’inviata de “Le Iene” il programma d’Italia Uno ormai cult per molti. Da questo momento è un susseguirsi di programmi e di volti, fino alla Maleducaxxxion condotto da Elena su La 7d in cui si parlava apertamente del tema tabù in Italia: il sesso, per di più visto non dagli uomini, ma finalmente, da noi donne. Infine, tra poco nelle sale ritroveremo la poliedrica Elena nel film “L’industriale” del maestro Giuliano Montaldo, con Pierfrancesco Favino. Insomma, una donna che sembra aver sempre saputo cosa fare da grande e che è “giunta a destinazione” grazie a tanta costanza, impegno e passione… Ecco a voi Elena Di Ciccio, che ci ha onorato concedendoci questa intervista esclusiva!

Elena Di Cioccio musica, spettacolo ed arte. Quale passione è arrivata prima?
La Musica per osmosi e discendenza: babbo e nonno musicisti. Prima il rock , che mi è entrato prestissimo nelle vene e ancora ne sono dipendente, e poi tutta la musica in generale.. tranne la tecno!

Da dietro le quinte a volto di una “spietata” Iena, com’è cambiata la tua vita?
E’ diventata sempre più frenetica ed incasinata, ma credo che anche senza “iene” sarebbe stata ugualmente movimentata. Sono ipercinetica e passionale quindi immagino che qualsiasi cosa avessi fatto mi avrebbe coinvolto completamente. Devo dire che mi sono tolta molte voglie creative con le iene.

Prima le Iene, poi il cinema, quindi un programma TV tutto tuo. Qual è stata la scelta più ambiziosa?
Quella di rimettermi a studiare recitazione un paio di anni fa. Avevo smesso di “nutrire” l’esperienza attoriale proprio con l’arrivo della TV una decina di anni fa; oggi lo studio mi aiuta a dare meglio forma alle mie idee mi fa scegliere con maggior chiarezza su cosa investire.

Un consiglio per chi volesse avvicinarsi al mondo dello spettacolo senza passare da uno dei tanti reality?
Urca! studio, lavoro, esperienza e faccia tosta. Nessuno ti regala niente, ma la preparazione ti offre diverse possibilità.

Quanto vale oggi il talento in TV, in ogni sua forma, per avere successo?
Mah… La Tv ha delle regole che prescindono dal talento. Se sei popolare e fai ascolto allora vale tutto,  e la nostra tv è piena di esempi così. Se insieme alla popolarità ci metti anche la sostanza allora cambia tutto. Diventi immune dal fattore “popolarità” .

Qual è lo stimolo che ti porta ogni mattina a svegliarti e a dare il 100% in ciò che fai?
Una volta era il divertimento e la gioia di esprimere, poi è diventato bisogno di affermazione, poi è arrivata la fase nera e asfittica del mantenere quel minuscolo frammento di popolarità, ed infine la fase migliore: l’entusiasmo e l’amore per l’arte.

C’è un lato nascosto di Elena che la TV non racconta o magari nasconde?
La profonda sensibilità e il sentirmi sempre inadeguata. Quando lavoro mi dissocio e riesco a fare e dire quello che voglio. Nella vita privata mi incasino che è una bellezza.

Elena Social: che rapporto hai con i social network, visto che li usi per raccontarti nel quotidiano?
Adoro il social network e lo uso da sempre. Solo FB è una recente scoperta; ero un po’ sospettosa e devo dire che oggi mi ci diverto un sacco. Anche quando sul mio “Official” mi arriva qualche pirlone polemico.

Amore, uomini, sesso… che posto hanno nella tua vita?
Amore, sesso e uomini.

La tua miglior “idea”…
Cambiare città poco più di un anno e mezzo fa e arrivare a Roma con lo spirito della “tabula rasa”. Rimettermi in discussione da capo, facendo tesoro del meglio e buttando dalla finestra le zavorre accumulate nel tempo.

E parlando di Elena Di Cioccio donna, a cosa non rinunceresti nella tua vita e nel tuo essere donna?
Al coraggio di scegliere anche quando costa molto fatica. A casa siamo teste dure e ci teniamo ai valori.

Infine, qual è la prima arma che usi per conquistare un uomo?
Sono un disastro con gli uomini, non so mai come comportarmi. La fatalona proprio non mi viene. Se provano a rimorchiarmi mi agito e finisco sempre per fare la buffona. Poi ci metto del tempo a raddrizzare la situazione.

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