Bibite gassate una vera dipendenza: sono buone, ma fanno bene?

Colorate, gradevoli e zuccherate, le bibite con le bollicine incontrano il gusto degli italiani, nonostante gli allarmi lanciati in merito a questi prodotti.

Si bevono non solo durante i pasti, ma in ogni momento della giornata. Disponibili in bottiglie di vetro, di plastica o in lattina, sono pratiche, abbastanza economiche e accessibili a tutti. Anche ai bambini, che ne sono grandi consumatori, loro malgrado. Gli ingredienti sono riportati sull’etichetta e, come per tutti i prodotti conservati, il primo ad apparire è quello presente in percentuale più alta, a seguire gli altri.

Le bevande gassate hanno una base di acqua potabile o minerale naturale. A questa si aggiungono aromatizzanti o succhi di frutta, essenze naturali, saccarosio, acido citrico, acido tartarico e anidride carbonica, che produce le bollicine.

L’alto contenuto di dolcificanti, ritenuto responsabile dell’incremento dell’obesità, soprattutto nei più piccoli, ha spinto nutrizionisti e pediatri a inserire le bibite gassate tra i prodotti alimentari da evitare.

Le bevande gassate sono un rimedio alla sete, bibite-gassate-saluteinfatti l’anidride carbonica inibisce il senso di arsura e provoca così sazietà.  E’ innegabile che il loro gusto, unito all’effetto delle bollicine, sia piacevole, ma bisogna scegliere con cura. Innanzitutto tra le tante varietà: cola, chinotto, aranciata, gassosa, acqua tonica… e in questo, sovrano è il palato, quindi questione di gusti. Poi tra un marchio noto ed uno sconosciuto è preferibile scegliere il primo, per la sua tradizione ed esperienza.

Diverse ricerche hanno dimostrato che chi abusa di bibite effervescenti, soprattutto nelle versioni light, che sostituirebbero lo zucchero con dannosi edulcoloranti, aumenta il pericolo di malattie e peggiora l’umore, con un rischio di depressione molto più elevato rispetto a chi non ne consuma.

Morale della favola? …andarci piano!

Maria Francesca Baratta

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